I fenoli da Olivo rinforzano il potere degli antibiotici
Le proprietà antimicrobiche degli estratti da foglie di Olivo (Olea europaea L.) sono ben consolidate nella medicina tradizionale mediterranea e non solo, ma confermate nella moderna ricerca scientifica.

Numerosi studi hanno investigato circa le proprietà antimicrobiche dei principi attivi ricavati dalle foglie della pianta di Olivo.

Queste considerazioni sono state fatte valutando sia l’estratto in toto sia singolarmente i suoi più importanti metaboliti secondari.

Sono stati effettuati test sia in vitro, sia in vivo nei confronti di classici inquinanti come Escherichia coli o Staphylococcus aureus.

I test sono stati eseguiti non solo utilizzando i derivati dell’Olivo presi individualmente o in loro miscela, ma anche in associazione ad antibiotici veri e propri (ampicillina).

Si è così stabilito che luteolin-7-O-glucoside ed altri derivati secondari sviluppano attività nei confronti dei citati ceppi batterici, particolarmente nei confronti di S.aureus.

Inoltre, acido caffeico, verbacoside, oleoeuropeina, altri importanti ingredienti attivi degli estratti da foglie della pianta, nonché dall’olio stesso, quando utilizzati in associazione ad ampicillina mostrano un energico effetto antimicrobico.

Si è visto che una pronunciata attività sinergica si sviluppa tra ampicillina e idrossitirosolo, un fenolo-derivato che è contenuto sia nell’olio di Oliva che nelle foglie nella sua forma esterificata (oleoeuropeina).

Pertanto, se questi attivi dell’olio di Oliva possono non essere, generalmente, antimicrobici energetici in confronto ad altri a più pronunciata attività, il loro uso in abbinamento a farmaci specifici (antibiotici) potrebbe rappresentare un’ utile strategia per ottenere preparati a più marcata attività antibatterica.

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